🍵 Tazza giapponese chawanmushi - Aoi iro no nagare 青い色の流れ
Questa tazza giapponese con coperchio è realizzata in ceramica, decorata con eleganti colature blu su una base di colore giallo ocra. Il motivo delle colature crea un effetto visivo dinamico, come se la pittura fosse stata lasciata scivolare delicatamente lungo la superficie della tazza, conferendo un aspetto naturale e organico.
Il coperchio abbinato, anch'esso decorato con lo stesso motivo a colature, è caratterizzato da una forma leggermente rialzata al centro, pratica per l'uso quotidiano.
La tazza è accompagnata da una scatola in legno di paulonia, che aggiunge un tocco tradizionale e prezioso, perfetta per conservarla o regalarla. Questa tazza è ideale non solo per gustare il tè, ma anche per servire il chawan mushi, una specialità giapponese di crema d'uovo al vapore. Le dimensioni e la forma la rendono funzionale, mentre il decoro e la finitura opaca donano un'aria di raffinatezza.
Questo pezzo rappresenta una fusione tra funzionalità e arte, dove l'artigianato giapponese si manifesta attraverso l'eleganza delle linee e la scelta cromatica.
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Tazza giapponese chawanmushi - Aoi iro no nagare
Descrizione Articolo
- MATERIALE: ceramica Kyomizuyaki
- TECNICA: manuale
- MISURE: diametro 10 cm x h 9 cm circa
- CONDIZIONI: perfette
- EPOCA: contemporaneo
- PROVENIENZA: Giappone - Kyoto
La ceramica Kyoyaki
Kyo-yaki è il nome dato alla ceramica prodotta nel distretto di Higashiyama a Kyoto. Nacque alla fine del XVI secolo, un periodo di grande crescita per Kyoto come capitale della nazione e centro della politica e del commercio.
La popolarità della cerimonia del tè ha creato una domanda di articoli per il tè e la presenza a Kyoto di artigiani provenienti da tutto il paese, ognuno dotato delle proprie abilità speciali, ha fatto sì che Kyoto fosse perfettamente attrezzata per soddisfare questa esigenza. Questo mix eclettico ha permesso a Kyo-yaki di prendere in prestito tecniche e disegni di ceramica da altre regioni del Giappone, dalla Cina e dalla Corea.
Questa fusione ha dato origine a uno stile originale e ha portato i ceramisti a sperimentare ancora di più, dando a Kyoto una reputazione per pezzi innovativi con un carattere tutto loro. Queste ceramiche sono caratterizzate dall'applicazione del decoro dopo la prima cottura. Caratterizzata dalla cottura a bassa temperatura, e l'utilizzo della tecnica kohiki, chiamata anche "spolverata" (bianco come se tirato a polvere). Tecnica che consiste nell'applicare una lozione su una base marrone bianco al materiale grezzo dell'oggetto.
Gli smalti delle stoviglie sono particolarmente brillanti, poiché contengono un'alta percentuale di vetro, che viene cotto a bassa temperatura, rendendo quasi trasparenti i pigmenti interni Storicamente, gli articoli di Kiyomizu erano realizzati da artigiani anonimi e destinati alle esportazioni, mentre i prodotti Kyo-yaki del XVII secolo erano firmati e destinati all'uso domestico.