🍵 Scaffale chanoyu Hisagodana 瓢棚(ひさごだな)
Raffinato scaffale giapponese in legno massello di medie dimensioni utilizzato come ripiano per gli oggetti utilizzati durante la cerimonia del tè. Realizzato artigianalmente in legno di cedro giapponese e bambù ha nel ripiano superiore una particolare forma che si ispira alla sagoma della zucca tradizionale Hyoutan.
Tale zucca secondo tradizione veniva impiegata, opportunamente svuotata ed essiccata, come fiasca per acqua e/o sakè, restando così simbolo beneaugurante di abbondanza.
Questa tipologia di scaffale Dana fu la prediletta dal famoso maestro del tè Sekiso Soshitsu Tandansai (碩叟宗室 淡々斎) nato nel 1893 egli dopo la morte del padre, diventò il XIV capostipite della celebre famiglia Urasenke. Sopravvissuto ai tempi turbolenti delle ere Meiji, Taisho e Showa, contribuì allo sviluppo della via del tè costruendo sale per la cerimonia, divulgando la disciplina nelle scuole, e promuovendola all'estero.
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Scaffale per cerimonia del tè - Chanoyu Hisagodana
Descrizione Articolo
- MATERIALE: legno di cedro/bambù
- MISURE: Larghezza facciata 34 cm Profondità ( 34,5 cm Profondità lastra di base 28 cm Altezza ripiano 39 cm (altezza totale) 46,5 cm
- CONDIZIONI: ottime anni 50
- PROVENIENZA: 🇯🇵 Giappone
La cerimonia del tè Chanoyu
l Cha no yu (茶の湯, "acqua calda per il tè"), conosciuto in Occidente anche come Cerimonia del tè, è un rito sociale e spirituale praticato in Giappone, indicato anche come Chadō o Sadō (茶道, "via del tè").
È una delle arti tradizionali zen più note. Codificata in maniera definitiva alla fine del XVI secolo dal monaco buddhista zen Sen no Rikyū (千利休, 1522-1591), maestro del tè di Oda Nobunaga (織田信長, 1534-1582) e successivamente di Toyotomi Hideyoshi (豊臣秀吉, 1536-1598). Il cha no yu di Sen no Rikyū riprende la tradizione fondata dai monaci zen Murata Shukō (村田珠光, 1423-1502) e Takeno Jōō (武野紹鴎, 1502-1555). La cerimonia si basa sulla concezione del wabi-cha (侘茶). Questa cerimonia e pratica spirituale può essere svolta secondo stili diversi e in forme diverse.
A seconda delle stagioni cambia inoltre la collocazione del bollitore (釜 kama): in autunno e inverno è posto in una buca di forma quadrata (爐, ro, fornace), ricavata in uno dei tatami (畳) che formano il pavimento, mentre in primavera ed estate è in un braciere (furo, 風爐) appoggiato sul tatami. La forma più complessa e lunga (茶事, chaji) consiste in un pasto in stile kaiseki (懐石), nel servizio di tè denso (濃茶, koicha) e in quello di tè leggero (薄茶, usucha).
In tutti i casi si usa in varie quantità il matcha (抹茶), tè verde polverizzato, che viene mescolato all'acqua calda con l'apposito frullino di bambù (茶筅, chasen). Quindi la bevanda che ne risulta non è un'infusione, bensì una sospensione: questo significa che la polvere di tè viene consumata insieme all'acqua. Per questo motivo e per il fatto che il matcha viene prodotto utilizzando germogli terminali della pianta, la bevanda ha un effetto notevolmente eccitante. Infatti veniva e viene ancora utilizzata dai monaci zen per rimanere svegli durante le pratiche meditative (zazen, 坐禅). Il tè leggero usucha, a seguito dello sbattimento dell'acqua col frullino durante la preparazione, si ricopre di una sottile schiuma di una tonalità particolarmente piacevole e che si intona con i colori della tazza.
Utensili e ambientazione:
- Chaire (茶入): recipiente per il tè da usare per il koicha.
- Chaki (茶器): recipiente per il tè. Si suddivide in due tipi: chaire e natsume.
- Chakin (茶巾): salvietta in lino per asciugare la tazza dopo averla lavata con acqua.
- Chasen (茶筅): frullino di bambù, atto a mescolare il tè in polvere (matcha, 抹茶) con l'acqua bollente.
- Chashaku (茶杓): cucchiaino di bambù, utilizzato per prendere il tè dal chaki e metterlo nella tazza (chawan).
- Chashitsu (茶室): stanza del tè.
- Chawan (茶碗): la tazza dove si beve il tè nella Cerimonia del tè.
- Fukusa (袱紗): fazzoletto di seta utilizzato per pulire il chashaku e il chaki.
- Fukusa-basami (袱紗ばさみ, anche 帛紗ばさみ): astuccio in cui ogni ospite ripone il necessario (kaishi e kashi-yōji).
- Furo (風炉): braciere appoggiato sul tatami, in uso da maggio a ottobre.
- Futaoki (蓋置): appoggio per lo hishaku.
- Gotoku (五徳): treppiede di ferro su cui poggia il kama all'interno del ro.
- Hashi (箸): bacchette di legno utilizzate dall'invitato per servirsi il cibo o i dolci.
- Hibashi (火箸): grandi bacchette in metallo utilizzate per disporre i carboni nel braciere (furo o ro).
- Higashibon (干菓子盆): vassoio per dolci secchi (higashi, 干菓子) utilizzati nella cerimonia usucha.
- Hishaku (柄杓): mestolo di bambù utilizzato per prendere l'acqua bollente o fredda.
- Kaishi (懐紙): fogli di carta utilizzati dall'invitato come tovaglioli.
- Kashi-yōji (かしようじ): piccolo coltello di metallo per tagliare i dolci.
- Kama (釜): bollitore per l'acqua.
- Kensui (建水): recipiente per l'acqua di lavaggio.
- Kobukusa (古帛紗): piccolo fazzoletto su cui appoggiare la chawan.
- Koita (小板): tavoletta di legno posta alla base del furo.
- Kuromoji (黒文字): piccolo bastoncino di legno, a punta, con cui l'invitato si serve per prendere i dolci.
- Mizusashi (水差): recipiente per l'acqua fredda.
- Natsume (棗): recipiente laccato per il tè da usare per la cerimonia usucha.
- Ro (炉): buca quadrata in cui si pone la kama, in uso da novembre ad aprile.
- Sensu (扇子): ventaglio che viene usato per lo più come segna posto.
- Shifuku (仕覆): sacchetto di broccato entro cui si ripone il chaire.
- Shōmen (正面): punto grafico o segno della parte esterna della chawan che fa da riferimento per orientarla.
- Tatami (畳): stuoie che compongono il pavimento della chashitsu.