🌊 Dipinto giapponese shikishi - Sakuratsuki 桜月 押絵
 
 押絵 "Oshi-e" prevede che il disegno iniziale sia suddiviso in singole sezioni imbottite successivamente con del cotone; vengono rivestite con carta "washi" o seta e incollate insieme per creare un delicato motivo a rilievo.
Il soggetto vede protagonista le sagome di ventagli "Mai sensu" 舞扇子 considerate un portafortuna ed un modello di buon auspicio che prega per lo sviluppo e la prosperità.
 
Si dice che la tecnica "Oshi-e" abbia avuto origine nel periodo "Heian" (intorno al 700-1100 d.C.) e venne messa a punto dalle dame di corte utilizzando ritagli di stoffa giapponese, come la seta, per decorare paraventi pieghevoli e porte scorrevoli.
Da allora sembra che il metodo sia stato tramandato di generazione in generazione sino ai giorni nostri.
Le figure tridimensionali sembrano fuoriuscire dalla base e ogni singolo soggetto, o veste indossata , è il risultato del meticoloso lavoro di abili artigiani.
In principio la tecnica veniva utilizzata anche per realizzare i famosi Hagoita (羽子板), ovvero racchette di legno usate per il tradizionale gioco giapponese "hanetsuki" (羽根突き) , ornamenti di legno raffiguranti immagini tradizionali di geisha con trucco e kimono.
I giapponesi credono che gli "hagoita" e gli "Oshi-e" possano allontanare gli spiriti maligni.
 
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