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Oshie e Hagoita: storia e fascino di un’arte secolare

Immagine del redattore: SakurasanSakurasan
hagoita giapponesi

La visita al laboratorio giapponese di hagoita è stata un vero e proprio tuffo nella tradizione artigianale, dove ogni gesto e ogni dettaglio raccontano una storia millenaria. In quell’ambiente intriso di calma e dedizione, non si poteva non notare come gli artigiani abbiano saputo mantenere vive tradizioni che uniscono arte, cultura e spiritualità.



Gli Hagoita e il Passatempo Hanetsuki

Gli hagoita non sono semplicemente strumenti di gioco, ma veri e propri amuleti di protezione e simboli culturali. Come viene tradizionalmente raccontato:

hagoita giapponesi

Le hagoita (羽子板 "はごいた") sono le palette di legno utilizzate per colpire i volani (羽子, pronunciato hago "はご" o hane "はね"), tradizionalmente realizzate con semi di saponaria e piume di uccello, che vengono utilizzate per praticare il tradizionale passatempo giapponese chiamato hanetsuki durante il Capodanno. Le palette sono decorate con varie immagini, a volte eseguite in rilievo, di donne in kimono, attori kabuki e così via. I giapponesi pensano che giocare a hanetsuki sia un modo per scacciare gli spiriti maligni perché il movimento dell'hagoita è simile all'azione harau (un'espressione giapponese che significa "scacciare"). Quindi giocare a hanetsuki con hagoita è spesso usato come un amuleto contro il male.

Il gesto fluido e ritmico nel colpire il volano richiama simbolicamente l’azione "harau", un modo per allontanare le energie negative e portare fortuna nel nuovo anno.


Gli Oshie: L'Arte in Rilievo

hagoita giapponesihagoita giapponesi

Un aspetto particolarmente affascinante degli hagoita è rappresentato dagli oshie. Durante il periodo Edo (1603–1868), si sviluppò una tradizione artistica che vide la creazione degli oshie-hagoita, palette o dipinti decorati in rilievo con immagini raffiguranti attori kabuki elegantemente truccati e altre figure iconiche. Il termine "oshie" indica proprio queste immagini in rilievo, ottenute utilizzando washi – la tradizionale carta giapponese – o stoffe ritagliate a forma di fiori e figure, che venivano incollate su una base imbottita di cotone. Questa tecnica, che donava agli hagoita un effetto tridimensionale, trasformava ogni pezzo in una piccola opera d’arte, capace di evocare la vivacità e l’eleganza delle rappresentazioni teatrali dell’epoca.


Un Viaggio nella Storia degli Hagoita

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La visita al laboratorio ha offerto anche un racconto storico che ha reso omaggio alle origini e all’evoluzione di questi straordinari oggetti:

Gli hagoita furono introdotti in Giappone durante il periodo Muromachi (1336–1573) e nel periodo Edo, grazie alla diffusione degli oshie-hagoita, le palette divennero raffinate opere d’arte, decorate con immagini in rilievo che ritraevano attori kabuki e altre figure emblematiche. Con l’evolversi dei gusti e delle tecniche, gli hagoita non furono usati solo come strumenti di gioco, ma anche come regali e oggetti da collezione popolari.

Durante i periodi Edo e Meiji ne apparvero numerosi tipi; alcuni modelli di alta qualità erano persino impreziositi da foglia d'oro e lamina d'argento. Con la rivoluzione industriale, le tecnologie di produzione contribuirono ulteriormente al loro sviluppo. Inoltre, tra gli agricoltori, la realizzazione di hagoita era un'attività secondaria popolare durante i periodi di bassa stagione. Dopo la seconda guerra mondiale, gli hagoita si affermarono come decorazioni e souvenir per la gente del posto e per i turisti. Oggi, non solo rappresentano attori kabuki, ma anche star del cinema, della televisione e atleti famosi. Un mercato annuale di hagoita, che si tiene da 350 anni presso il tempio Senso-ji di Tokyo dal 17 al 19 dicembre, attira numerosi visitatori e segna simbolicamente il passaggio dal vecchio al nuovo anno.
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La visita al laboratorio ha offerto un’esperienza multisensoriale che ha fatto da ponte tra antico e moderno. Gli artigiani, con la loro maestria, non solo realizzano opere d’arte, ma trasmettono anche la memoria di una cultura che celebra la vita e la protezione contro il male.In ogni hagoita, arricchito dalla raffinata tecnica degli oshie, si riconosce l’eco di un passato glorioso e la promessa di una tradizione che continua a evolversi, trasformando un semplice oggetto di gioco in un prezioso tesoro culturale e in un simbolo di rinascita per il nuovo anno.


 
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Alla prossima, Matane!

Con affetto, i Sakurini


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