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Immagine del redattoreSakurasan

I segreti delle "Lacche Giapponesi"

Aggiornamento: 14 giu 2020

高蒔絵 TAKAMAKI-E


Urushi [漆] è la linfa elaborata dalla pianta omonima [Rhus verniciflua] da cui si ricava la lacca pregiata universalmente conosciuta con lo stesso nome.

Si pensa che la parola giapponese urushi derivi da 'uruwashi' che significa: bello, gradevole. Oppure da 'uruosu'; umido e lussuoso.

Dalla linfa ottenuta dall'albero vengono filtrate le impurità, poi lentamente, l'acqua contenuta evapora. Questo processo serve a produrre la stagionatura che genera la viscosità, lucentezza e trasparenza, caratteristiche di un prodotto di qualità. Questo lavoro si chiama "nayashi" o "kurome".


L'uso della lacca in Giappone comprendeva non solo suppellettili ed arredi domestici (oku-dōgu) e di rappresentanza (omote-dōgu), ma anche oggetti religiosi, ed attrezzature da guerra. Durante il Periodo Edo (1603-1868) quest'arte raggiunse il suo culmine con la lavorazione di materiali diversi (metalli nobili in polvere, foglia oro o lamina, madreperla bianca e iridescente, avorio, tartaruga, ceramica, anche guscio d'uovo e la pelle di alcuni pesci)che venivano inglobati, protetti e decorati con l'Urushi.


高蒔絵 Takamakie è una delle tecniche di lavorazione della lacca. Il motivo è rialzato ad un'altezza adeguata e decorato con lacca. A seconda del materiale utilizzato per l'elevamento del decoro assume denominazioni differenti. Si chiamaTakatsuki-equando si utilizza carbone in polvere miscelato alla lacca, eTakae-econ l'utilizzo di ossidi di stagno o di ferro tipico dell'era Kamakura. E' nell'era Edo jidai che la tecnica è stata perfezionata e spinta ad espressioni artistiche elevatissime dove i rilievi e le figure assumono caratteristiche quasi esagerate.


Tutte le decorazioni makie 蒔絵, letteralmente "pittura cosparsa", sono le più famose ed apprezzate. Vengono eseguite da un artista specializzato, chiamato " Makieshi". 

Quest'arte, iniziata nel IX secolo, è caratterizzata da disegni e motivi decorativi molto realistici e preziosi, essi vengono realizzati cospargendo polvere d'oro (o d'argento) sulla lacca, con cannucce di bambù schermate da garza. Questa tecnica prevede lavorazioni diverse per il fondo e per il disegno. Il fondo può essere tenue (usumaki), medio (chūmaki) o completo (ikakeji), assumendo l'aspetto di una superficie metallica. Alternativamente può creare effetti come il "fondo buccia di pera" (nashiji), nel quale il rivestimento di particelle metalliche scabre e irregolari, coperte di strati di lacca gialla trasparente, somiglia alla buccia della pera giapponese (nashi).



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