Cerchi la Fortuna?
Mai come in questo periodo un pò di fortuna non guasterebbe. Noi ci affidiamo a degli oggetti giapponesi che per tradizione "chiamano a se la fortuna"; dai classici gattini manekineko, ai daruma, dai furin in ghisa per esprimere un desiderio, alle tavolette votive etc..
Non possiamo assicurare il risultato a tutti, ma possiamo dirvi che fermarsi un momento e pensare a ciò di cui abbiamo veramente bisogno è propedeutico prima di esprimere un vero desiderio....
⛩ Tavoletta giapponese portafortuna 絵馬 " Daruma"
Tradizionale tavoletta votiva giapponese in legno di Abete rosso. Le 絵馬 [ Ema], sono piccole tavolette di legno su cui tradizionalmente scrivere preghiere o desideri da affidare ai Kami [spiriti shinto],Solitamente a sagoma di pentagono irregolare , ricordano i contorni stilizzati di una casa, anticamente infatti la parte superiore era sporgente come a simulare il tetto. su di esse vengono impresse immagini differenti, come animali od icone shintoiste; spesso riportano la parola "negai" 願い "desiderio". Opportunamente iscritte sul lato neutro, possono essere appese semplicemente ad un albero o un davanzale,in attesa che gli auspici si compiano.
Poiché viene utilizzato legno naturale, le venature saranno diverse ogni volta. Potrebbero esserci lievi differenze di colore e dettagli rispetto alla foto mostrata. Vai agli articoli >>>
😺Gatto portafortuna - MANEKINEKO AIU 鮎
Tradizionale gatto portafortuna manekineko in ceramica realizzato a mano, inserito in scena di vita quotidiana nell'atto di sventolare il pesce di fiume aiu (鮎) con un ventaglio uchiwa. Piatto nero d'appoggio in melanina, targhetta in legno e pannello decorativo in carta. Ceramica 萬古焼 Bankoyaki prefettura di Mie. Vai all'articolo >>>
⛩ Furin "sanjusangendo"
Tradizionale furin (fu=vento-rin=campana)giapponese a forma di pesce. Campanellino da appendere che suona col vento I furin vengono attaccati alle grondaie o fuori dalle finestre delle case principalmente d’estate, e giocando con il vento riescono a dare quasi forma a quest’ultimo. Viene usato in Giappone da secoli tantè che si pensava che il suo suono tenesse lontano le cose negative dalla casa, ed era così importante che il monaco buddista Honen (1133-1212) di Kamakura lo definì “Tesoro Nazionale”.Ancora ad oggi è un usanza molto diffusa, e sembra incredibile ma in molti centri urbani sono state emesse delle ordinanze che ne regolamentano l’uso soprattutto negli orari notturni e con il maltempo. Vai all'articolo >>>
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