Baikasai|梅花祭 Rinascita e Rinnovamento.
Febbraio è il mese della rinascita. Si chiude l'anno facendo un resoconto su ciò che sarebbe potuto andare meglio e, mentre a Gennaio disegnamo l'occhio del Daruma per esprimere un desiderio, da Febbraio si inizia a lavorare per ottenere nuovi risultati, possibilmente migliori dell'anno precedente. Il simbolo di questa rinascita è il fiore del susino, Ume 梅.
Il susino è il primo albero a fiorire, in Giappone, quando la primavera deve ancora arrivare.
L'arte giapponese ne conosce addirittura una rappresentazione classica con i rami in boccio sotto l'ultima neve.
Per questo, il susino era caro allo studioso divinizzato Tenjin-sama, che è diventato il nume tutelare degli studenti sotto esame, proprio perché come i giovani, il susino deve mettercela tutta per fiorire.
Rappresenta la speranza, perché fiorendo in inverno sfida tutte le avversità. Sempre per lo stesso motivo, è simbolo di nobiltà d’animo e forza. Fonte di speranza davanti alle difficoltà della vita. E’ uno tra i più diffusi fiori giapponesi dopo il sakura.
Un evento che unisce spiritualità shintoista, fiori di pruno stagionali, tè verde e deliziose Maiko e Geiko, è il Baikasai (Festival dei fiori di pruno) che si svolge al Tempio Kitano Tenmangū il 25 febbraio di ogni anno ed è un appuntamento imperdibile per chiunque abbia la fortuna di essere a Kyoto!
L'annuale festival dei fiori di pruno prevede una cerimonia del tè organizzata dalle Geisha e dalle loro apprendiste "Maiko" che affrontano il pubblico come in un test di iniziazione prima del grande debutto di primavera.
Il festival si tiene in occasione dell'anniversario della morte del poeta e studioso del IX secolo Sugawara no Michizane per commemorare la sua virtù. Michizane, venerato nel santuario famoso per i suoi susini nel quartiere Kamigyo di Kyoto, amava i fiori di pruno e si dice che la festa sia continuata sin dal periodo Heian, dalla fine dell'VIII secolo alla fine del XII secolo.
Geisha e Maiko del quartiere dei divertimenti "hanamachi" di Kamishichiken offrono il tè sull'altare del santuario principale durante il rituale "Kencha-no-gi" e nel frattempo, una cerimonia all'aperto da la possibilità di partecipare alla gente comune. Questa usanza ha origine dal grande "tea party" organizzato dal signore della guerra Toyotomi Hideyoshi, nel 1587 tenutosi nel giardino Baien dove i fiori di pruno rossi e bianchi hanno iniziato a sbocciare per la prima volta.
Il tè è stato servito ai visitatori faccia a faccia mentre vengono ammirati i 1.500 susini sul terreno del santuario che raggiungeranno la piena fioritura a marzo.
Poiché la maggior parte delle persone non ha le possibilità di trascorrere del tempo in compagnia di una Geisha in una casa da tè o a un banchetto, il Baikasai rappresenta un'opportunità non solo per vederle da vicino, ma anche per farsi servire il tè e persino scambiare qualche parola. Questi idoli tradizionali di Kyoto sono famosi in tutto il mondo per la loro grazia e la loro bellezza e continuano ad ammagliare le persone con il loro fascino.
Ecco che allora vogliamo augurare a tutti una nuova rinascita per affrontare l'anno con uno spirito di rinnovamento e che possa esaudire i desideri di ognuno. Ma ricordatevi che occorre anche il vostro impegno.
Gambatte ne! perciò, mettetecela tutta!
Matane! Alla prossima
Con affetto i Sakurini
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